In questi racconti viene usato spesso un linguaggio esplicito e volgare per una mia precisa scelta. Mi sembra corretto avvisare i potenziali lettori in modo che possano scegliere se continuare con la lettura o meno.





mercoledì 5 maggio 2010

Vita da Bar ep. 27 Lumache ipnotiche e altre droghe


Ballano scatenati nel dance floor.
Il Dott. Zeta mette la solita selezione, non può essere merito suo: evidentemente oggi gira droga dinamica.
Ed evidentemente qualcuno ha sbagliato pusher: l'uomo lumaca che ho al banco sembra venire da un mondo differente da quello dei ballerini scalmanati. Ricorda un bradipo che cerca di catturare Neo, l'eroe di Matrix.
- Srait. Dice senza chiudere la mascella, con lo sguardo fisso nel nulla e ipersalivando.
Sintetico il ragazzo, penso.
Non faccio in tempo a prendere la lattina di sprite dal frigo che mi ripete: - Srait!
Sintetico, lento e frettoloso.
Perde la saliva in eccesso, che gli riga il mento e forma una goccia pronta a cadere sull'ardesia.
Bicchiere, cannuccia, lattina. Mi sbrigo a metterglieli a disposizione, facendo a gara con la sua goccia di saliva sempre più piena.
Vinco.
- Iaccio.
La goccia diventa un filo sempre più lungo, adesso pende dal mento, viscida.
Infilo una palettata di ghiaccio nel bicchiere, invischiando anche il filo di bava diventato spesso e biancastro. Sembra di vedere la brutta copia di un disegno di Hans Ruedi Giger.
Rimane lì, come se stesse risucchiando la bibita insieme alla saliva.
Guarda il bicchiere, la lattina e me.
Poi ripete il giro con lo sguardo.
Duca mi chiede che problema ha quando sentiamo delle urla provenire dal dance floor.
Non è la solita rissa: sono due ragazze. Giubeca è interdetto, Ferrotre aspetta ordini. L'unico pronto a intervenire è Predator: in maniera assolutamente democratica tratterebbe le due ragazze come il ballerino di taekwondo e l'ultimo energumeno che ha cercato lo scontro all'ingresso. In questo gli altri fanno la figura dei sessisti.
Deus ex machina arriva il Talebano che le invita a continuare a tirarsi i capelli nella zona parterre, lasciando libera la pista a chi vuole ballare.
- E poi abbiamo anche la piscina col fango, potreste inaugurarla voi. Aggiunge il mio endecamorfo capo.
Dopo l'attimo di staticità che pervade lo Star Wars Bar, come la quiete prima della tempesta, si scatena l'inferno. Il Talebano viene scaraventato al di qua del banco. Le due ragazze iniziano a darsele come due manovali incazzati, senza esclusione di colpi. Finiscono contro la consolle del Dott. Zeta, assolutamente estraneo al tutto, fino a quel momento. La platea si allarga per fare spazio alle due donne.
I buttafuori rimangono a guardare.
Giubeca ferma Predator sempre più simile ad un cane al guinzaglio.
La musica finisce, alzo le luci e salgo in piedi sul banco per godere al meglio dello spettacolo.
Come nei meglio action movie le due si scambiano calci volanti e fanno capriole in cielo: roba da non credere.
Con una doppia giravolta la bruna, l'altra è bionda, è sul banco in piedi accanto a me. La bionda sfrutta un appiglio sul soffitto per arrivare a lei con un doppio calcio volante. La bruna sa il fatto suo e sfrutta la forza dinamica della contendente per scaraventarla nel parterre mandando in frantumi il cristallo.
Il Talebano si rialza intontito ma senza danni.
Le due ragazze sono finalmente nel fango.
Dove lentamente si sta avvicinando l'uomo lumaca.
Quando finalmente le raggiunge, dentro la piscina di fango, poggia loro le mani sulle spalle.
- Noon lihihate her me, vi posso ahhontentare tutte e due sensa hroblemi. Gli dice.
Incredibilmente le due smettono di picchiarsi.
Si allontanano con l'uomo lumaca, con lo stesso passo e lo stesso sguardo.
Scendo dal banco.
Il Talebano mi chiede di abbassare la luce e urla al Dott. Zeta di riprendere con la selezione di file mp3.
Mentre Duca scopa via i cocci di qualche bicchiere rotto dal Talebano nella sua rovinosa caduta dietro il banco un tizio attira la mia attenzione con fare circospetto.
E' il pusher sbagliato: mi mostra delle lumache e mi chiede se ne voglio una.
- Sono ipnotiche. Ti rendono un po' lento ma se tocchi qualcuno ce l'hai in tuo potere per qualche ora.
Uno spacciatore di lumache ipnotiche! Credevo di aver visto tutto ma evidentemente mi sbagliavo.
- Quante ne hai? Gli chiedo.
- Una decina. Mi risponde il pusher pregustando una vendita.
- Allora fai un investimento: mangiatene una e vendi le altre nove a quelli che ti stanno intorno. Suggerisco scherzando.
Venti minuti dopo ho un esercito di zombie che mi chiede srait da bere invece di ballare la progressive del Dott. Zeta.
Fra uno degli zombie riconosco il pusher di prima che mi sorride ebete.
- Ho seghuito il tuo consiglio. Riesce a dirmi.
Poi mi ordina una sprite.
Il frigo è ormai vuoto ma i lumaconi non vogliono sentire ragioni e ad una voce sola richiedono Sra-it! Sra-it! Sra-it!
Quando li vedo scavalcare lentamente il bancone decido di abbandonare il campo e di godermi la visione rivista de la Notte dei Morti Viventi dal parterre, con una birra in mano e a qualche metro di sicurezza dagli estemporanei zombie.
Aspettando che l'effetto delle lumache ipnotiche passi.

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