In questi racconti viene usato spesso un linguaggio esplicito e volgare per una mia precisa scelta. Mi sembra corretto avvisare i potenziali lettori in modo che possano scegliere se continuare con la lettura o meno.





giovedì 28 gennaio 2010

Vita da Bar. Intro. Palahniuk staila


Aspetto il mio prossimo cliente.
Mi sembra di stare nel bar di guerre stellari, con Giubeca alla porta che sbraita chi può entrare e chi no, e Giabba De At che beve appletini sdraiato sul triclinio.
Comunque sono lì che aspetto il mio prossimo cliente e penso che Chuk si sarebbe perso meno in dettagli andando dritto al cuore della questione, quando mi arriva il prossimo cliente: una giovane sbatticiglia, mammellata come una gravida mucca, coperta da un mini top e da una mini gonna che non coprirebbe neanche le mutande, se le avesse. Infatti, le intravedo il piercing al clito e il povero pelo che le sta crescendo.
'Sta rizzacazzi poggia tutta la latteria sul banco, sfiora le labbra con le dita della mano sinistra, mentre immagino solo quel che sta facendo con la destra, nascosta dal banco che ci separa; mi guarda negli occhi con i suoi occhi chiari e finti e proferisce verbo.
"Cosa mi offri da bere?"
Cosa ti offro da bere?
In un nanosecondo mi passa davanti tutto.
Io, lei, lei nuda che mi rizza il cazzo e mi lascia lì, col cazzo duro. Io, lei, lei che se lo prende e fa finta di godere. Io che me la inculo, lei che me lo succhia nei cessi del bar. Io che le chiedo "quanti anni hai?" Diciassette. "Cristo!" dico io. "Cazzo! Come diciassette?" Diciassette, ghigna lei.
In un nano secondo passa tutto questo.
Allora mi viene da darle un pugno in faccia a 'sta rizzacazzi, ma mi trattengo.
Perché sono un professionista.
Vodka, va bene? Le chiedo. Quello che vuoi, risponde la latteria.
Ho in mano la bottiglia di vodka. E vodka sia, le dico, accennando un sorriso da foto album del matrimonio.
Si accascia a terra un metro più in là, alla mia sinistra, dopo che la bottiglia, rimasta miracolosamente intatta, ha roteato sopra la mia testa, impattando esattamente fra la sua guancia e le sue ciglia rimellate.
Fra un mese potrà tornare a sbatterle quelle cazzo di ciglia, quando, magari, avrà diciott'anni.
Rimetto a posto la bottiglia.
Perché sono metodico.
E attendo il prossimo.
Sperando sia un cliente, stavolta.

1 commento:

  1. Sono molto onorata, e felice del link che mi hai messo. GRAZIE :)

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