In questi racconti viene usato spesso un linguaggio esplicito e volgare per una mia precisa scelta. Mi sembra corretto avvisare i potenziali lettori in modo che possano scegliere se continuare con la lettura o meno.





domenica 28 febbraio 2010

Vita da Bar ep. 17 Meno di un mese fa

Big Boss e Roi Boshe sono in riunione con un alto ufficiale dell’Interstar Pol.
Sta facendo loro una proposta difficile da respingere: mezzo milione per organizzare un blitz e catturare alcuni pericolosi criminali che frequentano il locale.
I due non si domandano neanche perché l’Interstar Pol chieda il permesso per fare una cosa del genere che hanno già accettato.
Il giorno dopo l’Interstar ha già sistemato tutte le microcamere che servono.
Non fanno in tempo a passare venti giorni che viene eseguito il blitz.
Blitz che ora ho la possibilità di rivedere, grazie al sosia di Big Boss.
I militari hanno finito la loro cernita: ventisette persone, quasi tutti nord venusiani, sono stati portati nella struttura galleggiante.
Ad un certo punto tutto vibra. Il rimorchiatore sta portando via la struttura galleggiante.
Avanti veloce. Pochi secondi dopo si ferma, i militari invitano tutti, con le buone o con le cattive, a scendere dalla chiatta.
Cambio visuale. Vengono caricati su un traghetto dell’Interstar Pol.
Qualcuno oppone resistenza e per questo viene usato il calcio delle mitragliette come mezzo persuasivo.
Dopo qualche minuto sono tutti sul traghetto.
Il traghetto si allontana.
Altro cambio di visuale: il traghetto dall’interno.
La situazione è abbastanza statica, mandiamo avanti veloce.
Passa qualche secondo e cambia qualcosa.
Vediamo Fico Barbozo vestito da graduato distribuire passaporti ai presunti arrestati.
Vediamo le loro facce incredule prima esultanti dopo.
Vediamo i nord venusiani scendere e venire imbarcati su altre piccole imbarcazioni che si allontanano velocemente.
Poi vediamo il traghetto esplodere in un punto imprecisato del Mediterraneo.
Sembra di vedere un bel film d’azione, invece è la registrazione del blitz che io e Grinij stiamo guardando dal suo computer.
E’ tutto documentato e sembra concordare con quello che lo stesso Fico Barbozo mi ha raccontato qualche ora fa, quando l’ho visto uscire dal montacarichi.
Fico Barbozo è il fratello gemello di Big Boss.
Fico Barbozo, qualche anno fa, è scappato in Argentina e ha cambiato nome.
Fico Barbozo, ora, organizza missioni impossibili per salvare e dare nuove identità a rifugiati politici che l’Interstar Pol ricerca sotto compenso per i vari stati.
Mi dice tutto questo e mi da un codice d’accesso per poter vedere tutte le registrazioni del blitz.
In quei due minuti in cui mi parla, Big Boss è al telefono e guarda il mare.
Quando Fico Barbozo se ne va il Boss chiude la telefonata e si gira.
-Ti saluta tuo fratello, gli dico.
-Cosa? Dice lui.
-Ti saluta Barbozo.
Lui rimane incredulo, non capisce se scherzo o se so qualcosa.
Io invece corro a casa di Grinij a vedere il bel film che mi ha suggerito il fratello.
Fine dei giochi, fine della storia e ritorno al normale corso delle cose.
Forse…

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